Molteplici sono i termini utilizzati nella Torà che ruotano attorno al significato di bellezza, ciascuno con una particolare accezione. 

Questa pluralità aiuta a capire l’impossibilità di definire in modo univoco la bellezza in generale: quando qualcosa ci appare bello è come se quella bellezza avesse una pretesa di universalità e oggettività, ma in realtà si tratta solo di una paradossale universalità soggettiva e specifica. 

Ancora di più questa pluralità semantica è significativa all’interno della prospettiva ebraica, più incline all’apertura della ricerca di senso e alla pluralità di interpretazioni che alla chiusura delle categorie e delle definizioni. 

Per questo, oltre al rispetto per il tendenziale (ma non assoluto) aniconismo ebraico, abbiamo composto il logo stesso di questa edizione creando un’immagine calligrafica con i sinonimi di bellezza e le parole ad essa affini, tra le quali:

– Yafe – יפה: bello
– Tiferet – תפארת: gloria, splendore
– Nechmad – נחמד: carino
– Nehedar – נהדר: splendido
– Tov – טוב: buono
– Naim – נעים: piacevole  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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